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Novità editoriali

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view post Posted on 14/12/2006, 16:02
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Tabulafati colpisce ancora...

http://www.edizionitabulafati.it/zuddas.htm
Gianluigi Zuddas http://www.edizionitabulafati.it/inviatodeldio.htm L'INVIATO DEL
DIO
http://www.edizionitabulafati.it/ Tabula fati Chieti 2006
[ISBN-88-7475-101-X] - Pagg. 48 - € 4,50



Diecimila anni or sono, com'è ben noto, il Mediterraneo si riduceva all'enorme lago
noto come Mare Interno, e sulle sue coste vivevano popoli di cui si è conservato
solo un ricordo trasfigurato dal tempo. Fra essi le avventurose amazzoni e i loro
feroci nemici, le Teste Nere di Sumer.<BR>
Nel suo Ciclo delle Amazzoni, ricco di quattro romanzi e vari racconti, Gianluigi
Zuddas ricostruisce questo mondo affascinante con una fantasia che sembra
inesauribile. L'ironia e un umorismo dissacrante sono sempre presenti nelle sue
opere, oltre all'originalità delle sue trame avvincenti
L'amazzone Ilsabet, che qui si trova alle prese con un bislacco sacerdote e un
extraterrestre cinico e maschilista che si finge una divinità per farsi ubbidire da
costui, è una dura soldataccia con la quale simili individui non possono scherzare.
Lei ha una missione da compiere nella pericolosa terra di Sumer, e sa solo che la
sua Regina le ha ordinato di portarla a termine. http://www.edizionitabulafati.it/inviatodeldio.jpg http://www.7comics.it/ Luca Casalanguida

Livornese, nato nel 1943, Gianluigi Zuddas si è dedicato alla fantasy nel 1978. Ha
subito conquistato grande popolarità vincendo nel 1979 il Premio Italia e nel 1980
il Premio Europa con Amazon, il suo primo romanzo. Nella sua ormai copiosa
produzione spicca il Ciclo delle Amazzoni, composto da altri tre romanzi (Il Volo
dell'Angelo, Stella di Gondwana
e Le Amazzoni del Sud e alcuni racconti
con le stesse protagoniste. Fra i numerosi racconti ricordiamo "Per cercare Aurade",
col quale ha ottenuto il Premio Tolkien nel 1980, e il completamento del "Ciclo di
Solomon Kane" lasciato incompiuto da R.E. Howard. Altri suoi romanzi sono Balthis
l'Avventuriera
grazie al quale ha vinto di nuovo il Premio Italia nel 1983 e
ancora il Premio Europa nello stesso anno, I Pirati del Tempo, Le Armi della
Lupa
e C'era una volta un Computer, di prossima pubblicazione.
 
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view post Posted on 10/1/2007, 15:42
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Oggi è giornata di annunci lieti: è uscito — presso la casa editrice Il Foglio, nella collana Scritture al femminile, diretta da Rossella Anelli — Una vita negata di Franca Maria Bagnoli.
È un’uscita che mi riempie di gioia e inorgoglisce tutta mediterraneoforpeace: non solo perché Franca e il suo sito http://www.francamente.net sono nostri amici affezionati, ma anche per il fatto che abbiamo avuto modo di apprezzare brani tratti da questo nuovo libro in più occasioni, in anteprima, per così dire. Mi piace ricordare, fra tutti, un reading tenutosi a Piazza Armerina che ha visto la partecipazione attiva di numerosi utenti e l'attenzione di un folto pubblico.

A tutti una promessa (che Franca è autorizzata a interpretare come un impegno per me vincolante): una mia recensione sul prossimo numero di nulla die (http://www.newsletter.it/categorie/view_ut...&idutente=18726 ).

Chiedete il libro al vostro libraio di fiducia o ordinatelo di corsa su: http://www.365bookmark.it/hitlist.lasso?se...520E513889B63CB .

Qui, invece, troverete una scheda sul libro: http://www.365bookmark.it/scheda_libro.las...520E513889B63CB .

Se volete saperne di più su Gordiano Lupi e "soci" (le Edizioni il Foglio):
http://www.ilfoglioletterario.it/
 
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view post Posted on 15/1/2007, 08:10
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Seguite il link: un'autrice (e un editore) da tenere d'occhio...

http://www.bookshopmanager.it/morellini/ca...p?id=8889550031
 
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view post Posted on 30/1/2007, 15:39
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In fondo al post il link al primo capitolo

Bruno Pampaloni
LI VUOI TUTTI MORTI
Fratelli Frilli Editori, Genova 2006
ISBN 88-7563-203-0
Pagine 240 - Euro 4,90

… e poi, in fondo... i protagonisti e tutti i morti di questo schifo
sono dei vinti. Peggio, reduci. Nulla è più triste e noioso dei
reduci. Letteratura, folclore. Pupi in mano a un puparo privo di
sentimenti, la Storia, con le sue leggi, il suo percorso segnato…"

Una lunga serie di omicidi, perpetrati ai danni di volti noti della
televisione, sconvolge il mondo del piccolo schermo e induce un
giornalista a occuparsene. Lotta politica, caso Moro e guerra in Iraq
fanno da sfondo a questo giallo il cui epilogo si rivelerà drammatico
e sorprendente al tempo stesso.

Il libro: La vicenda si svolge ai giorni nostri tra Milano, Genova e
un’imprecisata cittadina della provincia lombarda dove le brutali
morti di alcuni personaggi famosi scuotono il mondo della televisione.
Un regista viene ucciso con un coltello da cucina, una comica
massacrata con un candelabro, un autore assassinato con un cacciavite
e un presentatore freddato con tre colpi di pistola. Oltre alla
polizia, un giornalista di un quotidiano popolare, Carlo Messina,
indaga sul caso scoprendo che, un tempo, le vittime avevano lavorato
come redattori di una rivista di cinema militante.

Vendette private maturate all’epoca di una trascorsa militanza
politica? Omicidi perpetrati a causa di un banale tradimento amoroso?
Regolamenti di conti nell’ambiente televisivo? Alla fine il
giornalista riuscirà a trovare una sorprendente e drammatica risposta.
La vicenda, narrata in stile accattivante, affronta temi che hanno
lacerato il nostro paese e che ancora fanno discutere: lotta politica,
solidarietà e amicizia all’epoca della vicenda Moro; guerra in Iraq;
politica e programmazione televisiva; impossibilità e incomunicabilità
in amore.


L’Autore: Bruno Pampaloni è nato a Genova nel 1958. Vive e lavora a
Milano. Studioso di cinema e tecniche cinematografiche, in passato si
è impegnato nella stesura di alcuni studi tematici ed ha lavorato in
televisione in qualità di autore e regista collaborando con Mediaset,
Rai e varie case di produzione. Oltre a Li vuoi tutti morti, ha già al
suo attivo una raccolta di racconti (L'acrobata) e si appresta a
pubblicare come co-autore un saggio su una parte di storia del cinema
italiano intitolato "Il ventennio in celluloide".


PRIMO CAPITOLO: http://www.frillieditori.com/books/livuoit...morti_primo.htm
 
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view post Posted on 31/1/2007, 16:34
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Novità:

Luca Molinini

NON CHIEDERTI PERCHE'...

Presentazione di Sara Cardinale

Cosa accomuna l'ex detenuto Michele Lino, l'avvocato Marco Bonanni e il giovane N.?
Chi si nasconde dietro i ricordi di una voce narrante che parla al cuore del
Mediterraneo? Tre storie costruite su piani paralleli s'intrecciano intorno ai
protagonisti: da Bologna a Pescara, Roma, Marsiglia, Madrid...
Mescolando i generi con prosa vivace e coinvolgente Luca Molinini plasma un
testo intenso sospeso tra romanzo giallo, sentimentale e d'introspezione
psiocologica. Non chiederti perché... è un libro da scoprire. Crea emozioni e
suggestioni, avvolge il lettore con un ritmo narrativo che lo induce a leggere
l'opera tutta d'un fiato, senza la presunzione di ammaestrare ma lasciando ampi
margini di riflessione.


Luca Molinini (1975) vive a Pescara.
Nel 2005 ha vinto il concorso nazionale L'albero dei racconti con l'opera
"Ritorno a casa".

"Non chiederti perché..." è il suo romanzo d'esordio.



http://www.edizionitabulafati.it/nonchiederti.htm

[ISBN-88-7475-110-9]
p. 112 - € 7,00
Edizioni Tabula fati
Chieti 2007
 
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view post Posted on 5/2/2007, 07:51
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AMORE E DISAMORE

di Riccardo Lestini



IN LIBRERIA DAL 14 FEBBRAIO

AUTORI CONTEMPORANEI — NARRATIVA
Direttore: GORDIANO LUPI

Riccardo Lestini - Amore e disamore - euro 12,00 - pag. 210

ISBN 978 - 88 - 7606 - 147 - 9



Voglio innamorarmi di te ogni notte e dimenticarti ogni mattina, voglio morire in te e rinascere fuori da te, voglio stare via un mese e non chiamarti mai, voglio stare via un mese e scriverti soltanto.

Voglio amarti e non aver bisogno di te, voglio amarti e non voglio averti, voglio amarti e non voglio appartenerti.



Amore e disamore è un romanzo in venti puntate, venti istanti, venti fotografie.

Venti attimi e innumerevoli amori: amori sbagliati, amori brevissimi, amori intensi, amori soltanto sognati, amori mai accaduti.

Venti frammenti di vita in cui il giovane protagonista, Francesco, attraverso i suoi amori, le sue donne, la sua potente solitudine e il suo disperato bisogno d'amore, cerca e si cerca, fantastica e sogna, si perde e si ritrova.

Venti episodi in cui le storie d'amore di Francesco nascono, finiscono, si perdono, s'intrecciano e si rincorrono.

Francesco è un ragazzo come tanti, come tutti. E come tutti annaspa, si dibatte, passa notti insonni cercando e cercando, annega, risorge, in un percorso di cadute e risalite, corse e rincorse, amori e disamori.

Un romanzo di formazione scritto in uno stile musicale, trascinante, introspettivo.

Un romanzo che urla amore ad ogni pagina, dove le parole hanno il rumore dei battiti del cuore...un romanzo scritto sui treni, sui tavolini dei bar e da leggere abbracciati, a voce alta, o nei preziosi silenzi della solitudine di ognuno di noi...










Di seguito, uno dei capitoli piu' significativi del libro...


Il cielo sopra Berlino

Fuori è notte e forse piove ma non fa freddo anche se già si scioglie l'estate, si scioglie e si spacca in mille pezzi, pezzi colori e odori di settembre, mentre Francesco piange e ride e si commuove mezzo ubriaco all'ultima fila del cineclub quasi vuoto dove si è rintanato.

Il cielo sopra Berlino svanisce nei titoli di coda, nella pellicola che si riavvolge, nelle luci che si accendono, svanisce ma gli resta addosso e vorrebbe che ricominciasse subito, da capo, all'infinito anche se lo conosce a memoria.

Perché se a tutto questo ci fosse un prologo, allora sarebbe Francesco sedicenne, affamato e impaurito, che parla e cammina e consuma asfalto all'uscita di scuola insieme ad Adriana, compagna di classe e amica e solo amica, anche se in gita c'è stato un bacio che per un po' li ha fatti pensare. E sarebbe Adriana che gli presta il vhs polveroso di questo film che già il titolo fa sognare. E ancora sarebbe Francesco che lo guarda e piange e s'innamora e impazzisce, perché la storia di un angelo che vede in bianco e nero, ascolta gli uomini parlare soffrire e gridare e poi alla fine s'innamora di una trapezista e per lei smette le ali, è troppo, davvero troppo. Troppo per lui che ha sedici anni e scrive poesie, che ha sedici anni e da grande non vuol fare niente, solo sognare, troppo per lui che ha un cuore ancora troppo piccolo, cuore di sedicenne, cuore già un poco graffiato, cuore ancora troppo piccolo e non sa dove metterla tutta quest'emozione.

Da quel giorno Francesco ha attraversato gli anni, dieci o giù di lì, è passato in mezzo a casini gioie e speranze sempre con questo film nel cuore, visto e rivisto decine di volte, fino a questa notte quando ha sfidato asfalto e temporale imminente per raggiungere il cineclub e vederlo ancora, e chi se ne frega se lo conosce a memoria, vuoi mettere sul grande schermo?

Francesco, quasi trent'anni e il tempo dei viaggi e dell'avventura che sta per finire, Berlino non l'ha mai vista, ma ce l'ha nel cuore. Per Francesco Berlino è sogno, è cielo, è Wim Wenders e poesia, è bianco e nero, è circo, è Damiel e Cassiel, è Marion.

Finita la proiezione fuori dal cineclub è sempre più notte, non piove ma è piovuto, non fa freddo ma l'estate ormai s'è sciolta, dissolta, frantumata. Strade deserte, Firenze arrotolata nelle case e Francesco che gira a vuoto ubriaco e randagio, un film addosso e nessuna voglia di tornarsene a casa.

Pensa a Marion, pensa a Damiel che s'innamora di Marion, pensa che anche lui vorrebbe girare e girare, vedere in bianco e nero, ascoltare gioie e sofferenze e poi incontrare Marion, incontrare una trapezista e per lei rinunciare a tutto, anche alle ali.

E poi Livia, Livia che è una storia finita prima dell'estate, Livia che gli piomba in testa all'improvviso, Livia che è una storia che per forza non risorgerà.

Livia perché ti ho lasciata, tre mesi fa, una vita fa, Livia non mi ricordo perché ti ho lasciata, Livia non esistono perché, Livia io un giorno mi sono svegliato e non ti amavo più, Livia tu eri lì ad aspettarmi e io sputtanavo serate a mandare sms a una ballerina, Livia tu eri mia e io ho distrutto ogni cosa.

Livia non riuscivi a dirmi ti amo, ma poi me l'hai detto al telefono, un filo di voce, che ero lontano chilometri e chilometri ed è stato dolcissimo. Livia tu eri dolcissima e adesso non c'è più niente, niente dei baci, delle carezze, dei vaffanculo che saettavi ai genitori per passare una serata con me, una serata soltanto, un'altra ancora. Livia quando ti ho lasciata senza darti un motivo, uno straccio di motivo, non hai detto niente, non hai aperto bocca e hai pure pianto in silenzio.

Francesco s'infila in un pub, il primo che incontra per strada. Non c'è molta gente ma la voce di Bono Vox che canta Where the streets have no name lo convince a restare. Prende una Guinness, poi un'altra. Potrebbe berne cento per quanto è sfatto e ubriaco. Alla fine si annulla, in testa ha soltanto Berlino e negli occhi i clienti del pub.

Una cameriera ha gli occhi neri, nerissimi, i fianchi larghi e deve chiamarsi per forza Sabrina. Sorride, aperta e disponibile. Sicuramente non è nata e non vive in città, ma in qualche paese vicino: Scandicci, Sesto Fiorentino, Grassina, e sicuramente abita in un monolocale minuscolo che gli hanno intestato i genitori, un monolocale minuscolo pieno di soprammobili, con il letto basso e il colore blu dappertutto.

Sabrina adesso non è fidanzata ma deve esserlo stata, più di una volta, forse due, forse tre. Forse tre volte senza cambiare mai, stessi pregi e stessi difetti. Sempre la stessa ansia di sentirsi indispensabile, la stessa smania consolatrice e materna, la stessa pazienza di ascoltare e capire, lo stesso spalancare le braccia e accogliere tra i suoi seni enormi visi stravolti e sconvolti. Lo stesso bisogno, ogni volta, di cercare maschi senza direzione, selvaggi e sconclusionati fino all'inverosimile per avere l'illusione di crescerli e inquadrarli. E quando poi tutto finisce lamentarsi per aver dato tanto e non aver ricevuto nulla in cambio.

Sabrina deve fare anche una qualche università, ma senza fretta né convinzione, tanto l'affitto non lo paga e il pub la mantiene quel tanto che basta. Un giorno forse farà qualche scuola per interprete in una città del nord, oppure al diavolo le scuole e ne aprirà uno tutto suo, di pub.

L'altra cameriera invece la battezza Letizia, o Romina. È più giovane di Sabrina, per forza universitaria e senza dubbio fuori sede. Matricola o al massimo al secondo anno.

Letizia o Romina freme, è appena venuta via da qualche paesino insignificante dell'Abruzzo, del Molise o della Puglia, un qualsiasi paesino su cui sparla e sputa merda ad ogni occasione, un qualsiasi paesino a cui tra qualche anno ripenserà con le lacrime agli occhi.

Letizia o Romina freme, smania, ha occhi nocciola che s'accendono per ogni cosa. Letizia o Romina vuole vivere, vuole essere libera, non vuole legarsi e ha l'aria di chi venendo via di casa ha lasciato il fidanzato storico con cui a diciassette anni progettava figli e avvenire, l'aria di chi si conquista l'indipendenza giorno per giorno, ora per ora, passo dopo passo. E deve ribadirlo ogni volta, a se stessa e al mondo intero. Perché certamente lui, il suo ex, la chiama ancora almeno una volta la settimana. E sbraita, sclera, non capisce. E lei non sa mai cosa dire, perché a volte l'attraversa il pensiero d'aver sbagliato ogni cosa, ma lo scaccia via subito e prega che lui s'arrenda e non la chiami mai più.

Forse Letizia o Romina fa storia dell'arte, e a giudicare dagli occhi è il periodo che legge e divora ogni libro, che guarda e divora ogni film, e se non doveva lavorare ci sarebbe stata senz'altro anche lei al cineclub a vedere Il cielo sopra Berlino.

A metà della seconda Guinness Francesco è innamorato. Le ama, le ama tutte e due, ama Sabrina, ama Letizia o Romina e ama le vite che gli ha cucito addosso. Le ama e non ci può fare niente. Francesco ha sempre avuto il debole per le cameriere e non può fare a meno d'innamorarsene, sempre di quelle dei pub e un po' meno di quelle dei ristoranti. Ama il loro incedere da equilibriste tra tavolo e tavolo, ama la grazia con cui distribuiscono birre e patatine, ama il loro piroettare leggero verso il bancone, ama la destrezza con cui ritirano e accatastano i posacenere, ama il sorriso con cui annotano le ordinazioni nei blocchetti sfiniti, ama il sorriso con cui si destreggiano in mezzo al casino.

Getta un occhio al tavolo accanto dove stanno cinque ragazze e due ragazzi, un gruppo variopinto dove nessuno pare entrarci niente con gli altri. Sicuramente anche loro universitari e sicuramente anche loro fuori sede, matricole. Prime settimane di corsi, smarrimento cosmico, giornali di annunci e inserzioni sempre nello zaino, tasche stracolme di volantini, spese da controllare, lavatrici fallimentari, giornate in silenzio, telefonate a casa col groppo in gola, amicizie posticce.

Seguiranno lo stesso corso e nell'aula piena zeppa di borse zaini fiati e appunti si sono riconosciuti, hanno riconosciuto lo stesso sguardo spaesato e inebetito e a quello sguardo ci si sono aggrappati come all'ultima spiaggia. E la più coraggiosa, quella nerovestita e con gli occhi pensosi che potrebbe anche chiamarsi Asia, a fine lezione ha preso coraggio e ha organizzato l'uscita, un'uscita al primo pub che le è venuto in mente, un'uscita all'unico pub che conosce. E fra qualche mese ognuno avrà preso la sua strada, ognuno avrà fiutato i suoi simili, ognuno a suo modo avrà la sua avventura da vivere e non si vedranno più, s'incontreranno di fretta nei corridoi tra una sessione e l'altra e ognuno fingerà d'avere nel libretto più esami di quelli che ha dato.

E poi in mezzo a loro c'è lei, Luisa o qualcosa di simile, Luisa che non parla mai, Luisa che è pallida e ha addosso vestiti sformati, Luisa che è grassa e non può piacere a nessuno, Luisa che sicuramente non fa nemmeno la loro università ed è lì solo perché è la coinquilina di qualcuno, senz'altro di Asia, la nerovestita dagli occhi pensosi.

Luisa ha quasi vent'anni ma non ha mai baciato nessuno, Luisa ha quasi vent'anni e nessuno l'ha mai voluta baciare, Luisa ha combattuto per anni contro la cattiveria del mondo ed è sempre stata sconfitta. Luisa adesso non vuole più bene nemmeno a se stessa, ha genitori che anche adesso che se n'è andata vegliano su di lei, quattro telefonate al giorno e Luisa non ti fidare, Luisa non uscire, Luisa stai attenta, Luisa tu non puoi fare questo, Luisa tu non ce la farai mai a fare questo, Luisa tu non sei come tutti gli altri.

Ma ascoltami Luisa, domani stacca il telefono, domani non rispondere, domani vivi e basta, domani dimentica qualche ferita, domani respira. Luisa non sarà facile convincere gli uomini all'amore ma anche tu ce l'avrai e te lo prometto, Luisa non sarà facile convincere gli uomini all'amore ma comincia a volerti bene tu domani, adesso, subito.

Francesco vorrebbe prendere un'altra birra, ma ormai il pub sta chiudendo e non servono più niente nemmeno al bancone.

Francesco allora si alza e si scaraventa per strada, ancora per strada, e ritorna a pensare a Marion. Ritorna a pensare che vuole trovarla anche lui una trapezista o qualsiasi altra cosa, basta sia una Marion a cui donare ogni cosa. E Sabrina non è Marion, Letizia o Romina non è Marion e nemmeno Livia è Marion, nemmeno Anna è Marion. Marion è ancora lì, da qualche parte del mondo ad aspettarlo. E ci crede, ci crede davvero che Marion esista e che lo stia aspettando, come crede che esistano gli angeli, ci crede sul serio anche se non l'ha mai detto a nessuno.

E mentre cammina sbanda e barcolla, gli viene in mente quell'altro film, quello di Frank Capra dove un angelo pasticcione deve guadagnarsi le ali e mostra a un uomo disperato come sarebbe la vita degli altri se lui non fosse mai esistito. E alla fine del film tutto si risolve, suonano i campanelli e quell'angelo mette le ali.

Quell'angelo si chiama Clarence e Francesco pensa che Clarence sia proprio un nome meraviglioso per un angelo. E poi non sa perché, ma pensa che pure gli aquiloni sono angeli, angeli di carta che riflettono angoscia e leggerezza di ogni esistenza.

Francesco adesso si ferma. Il cielo sopra è tornato limpido ma adesso fa freddo, cristo santo se fa freddo. Guarda la luna e pensa che gli somiglia. Sente la testa che scoppia e balla e fa casino e non è sbronza, ma è un'orgia di idee.

Francesco adesso vuole scrivere, vuole scrivere di nuovo e non annegare, scrivere di nuovo e salvarsi. Vuole scrivere di angeli, aquiloni, angoscia e leggerezza, della luna che sicuramente gli somiglia.

Pensa io Marion ti aspetto, ti aspetto senz'altro e ti giuro che saprò riconoscerti, ti riconoscerò perché tu sarai la ragazza/aquilone, l'unica al mondo e l'unica nella vita. E adesso andrò a casa e scriverò di te ragazza/aquilone, scriverò di te principessa, scriverò di te e ti dipingerò come un girasole. E scriverò di me e stavolta mi chiamerò Clarence, e scriverò di me e stavolta mi dipingerò come la luna.

Scriverò che io sono la luna e tutta la notte brillo alla ricerca del girasole che amo.

Scriverò che quando ti troverò t'irradierò di luce e di tutto il mio amore.

Scriverò e sarà solo per te, Marion, girasole, principessa, ragazza/aquilone.




COME ORDINARE I LIBRI delle edizioni IL FOGLIO



1) Direttamente dal sito dell’editore: www.ilfoglioletterario.it - e a mezzo mail [email protected] .

2) Nelle librerie convenzionate www.ilfoglioletterario.it/acquista.asp

3) Via Ibs www.internetbookshop.it o www.365bookmark.it

4) In ogni libreria italiana di buona volontà (ovvero che non venda solo Faletti e Dan Brown e che sia disposta a comporre lo 0565 45098 opure a scrivere una mail a [email protected] e a ordinarli)

5) In tutte le fumetterie PANINI, STARSHOP e PEGASUS.

6) DA CASALINI LIBRI - FIRENZE - distributore per la TOSCANA - Casalini Novità <[email protected]>

7) Presso ALESSANDRO DISTRIBUZIONI - Bologna - http://www.fumetto-online.it - [email protected]

8) Telefonando voi stessi allo 0565 45098, scrivendo una mail a [email protected] o una lettera (se non siete telematici) in via Boccioni 28 - 57025 Piombino (LI).

 
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view post Posted on 12/2/2007, 07:34
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Gianfranco Contini
IMPULSO DI VERSO
Poesie
Presentazione di Pina Lalli

Parole in poesia, impulsi che spingono il pensiero a lasciarsi
raccontare dalle sensazioni. La vertigine del sentire si lascia
revitalizzare e invadere da un flusso che travolge, sia pure nello
spazio di un verso, di una strofa, di una rima. Poesie diverse,
sguardi incrociati sul macrocosmo dei grandi problemi e sul microcosmo
delle passioni personali.



Gianfranco Contini, psichiatra, si è formato alla psicoterapia ad
indirizzo psicoanalitico a Bologna presso il Gruppo “Psicoterapia e
Scienze Umane” .
È autore, oltre a quindici volumi di saggi scientifici, di due
romanzi: "Alla fine del dolore" (Pescara 2004);
"Centottanta" (Bologna 2006).


Tabula fati, Chieti 2007
[ISBN-88-7475-120-6]
p. 96 - &#128; 6,00


www.edizionitabulafati.it
[email protected]
 
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view post Posted on 16/2/2007, 09:16
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Simone Berni, LIBRI SCOMPARSI NEL NULLA ed altri che scompariranno presto..., Edizioni SIMPLE, Macerata, 2007


A volte i libri scompaiono. Titoli anche recenti e di generale
diffusione, a una distanza ragionevole dalla loro uscita, spariscono
misteriosamente. Non se ne trova più traccia, neppure dai remainders e
nei mercatini dell’usato. Il loro status li penalizza. Troppo recenti
per interessare le librerie antiquarie, non abbastanza per essere
ancora disponibili presso le librerie moderne.
Ma quali libri scompaiono? Soprattutto biografie non autorizzate su
personaggi illustri. Nomi della politica, dell’economia, ma anche
della cultura e dello spettacolo. Perfino dello sport.
Libri-inchiesta che millantano “incredibili retroscena”, “rivelazioni
esplosive”, “segreti inconfessabili” di personaggi famosi.
Oggigiorno la censura si applica in maniera più sottile. Non si
accatastano più libri sconci sulla pubblica piazza dando loro fuoco
tra il tripudio generale. Si prerisce agire alla radice del problema.
E lo si fa ricattando gli editori, perseguitando gli autori,
minacciando le stesse librerie. Oppure, perché no!, impedendo la
distribuzione e la circolazione dell’opera, se proprio non si è
riusciti a bloccarne la stampa. Il motto è “prevenire per non dover
curare”.
Solo gruppi editoriali forti e determinati, oppure piccoli editori
senza paura, riescono ad opporsi a questo stato di cose. E non senza
conseguenze.
I libri scomodi che riescono a risalire la corrente e vedere l’azzurro
del cielo hanno in genere vita breve. Bersagliati da tutte le parti.
Privati di pubblicità, recensioni e spazi sui mass media. Dopo un po’,
muoiono d’inedia. Già dopo pochi mesi, nessuno li ricorda più.
Scopo di questa pubblicazione è di riesumarne almeno una parte. Di
testimoniare la loro esistenza. Dire: “ecco, è durato poco, ma per un
breve periodo uscì nelle librerie”. Per quanto riguarda il contenuto,
infine, ognuno può dire la sua.

Per saperne di più:

www.stampalibri.it
[email protected]
Edizioni Simple
www.edizionisimple.it
tel e fax 0733/265384
Macerata
 
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Con vivo piacere inizio la giornata con questa segnalazione.

Non sfugga che M J Bruno è utente del forum e che, con un suo post, si è dichiarato a disposizione di chiunque abbia bisogno di consigli.



Maurizio J. Bruno - Piera Rossotti Pogliano

IL FILO D'INCHIOSTRO
Piccolo manuale per l’aspirante autore
che non vuol essere un pollo da spennare

Questo manuale è frutto dell’esperienza pluriennale acquisita dai suoi autori nella gestione dei siti internet Il Rifugio degli Esordienti e DANAE, veri punti di riferimento in rete per “scrittori non ancora famosi”.
Scrivere un libro è un’esperienza straordinaria ma, una volta messo a punto il manoscritto, che fare? Come trovare l’editore giusto? Come mettersi in contatto con lui? Come evitare di cadere nella trappola di un contratto-capestro? A cosa servono le agenzie letterarie? Che cosa sono un ISBN o un bollino SIAE? Come e dove reperire le informazioni utili, anche legali, per orientarsi nel mondo dell’editoria? E poi, la pubblicazione cartacea è davvero l’unica possibilità?
Sono queste, e molte altre, le domande alle quali questo vademecum si propone di dare una risposta. Perché una cosa è essere dilettanti, un’altra è farsi trattare da sprovveduti!


copertina

Maurizio J. Bruno - Piera Rossotti Pogliano
IL FILO D'INCHIOSTRO
Edizioni Tabula fati
[ISBN-88-7475-129-X]
Pagg. 96 - € 8,00
 
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Pietro Luppi, Bolivia - Tornerò e sarò milioni La vendetta di Tupac Katari, Edizioni Achab, 128 pp. - € 12,00


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Non è il Presidente indio Evo Morales il perno attorno al quale ruota la rivoluzione boliviana, bensì il popolo che preme dal basso e del quale lo stesso Evo è espressione. Il nuovo potere nasce e si organizza direttamente dalle mobilitazioni per l'acqua, per il gas e per il diritto a mantenere le coltivazioni tradizionali di coca.

"Tornerò e sarò in milioni" tenta di esplorare alcune delle dinamiche generali che stanno generando il cambiamento in Bolivia.

Ma non si tratta di un testo di analisi, è piuttosto un racconto che procede per fotogrammi: eventi storici remoti e recenti si susseguono senza ordine di continuità assieme ad esperienze dirette e ad interviste ad alcuni dei protagonisti del processo storico in corso.

Pietro Luppi (Milano 1975)

Giornalista e ricercatore ambientale. ha compiuto per Radio Città Aperta, reportage in Messico, Colombia e Bolivia.

È autore di "Colombia. Il paradiso insanguinato" (Ed. Contropiano, 2005), Tutto da rifare (Ed. Terre di Mezzo, 2006).

vedi http://www.edizioni-achab.it/
 
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icon13  view post Posted on 14/5/2007, 18:09
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ciao.. Visto che mi avete consigliato di inserire una scheda riguardante il mio libro, lo farò con piacere.. per tutti quelli che vorranno leggerlo..

TITOLO: IL SEGRETO DEI COLBER

AUTORE: STEFANIA PORTALUPPI

EDITORE: PROSPETTIVA EDITRICE (www.prospettivaeditrice.it)

PREZZO: 10 euro


Judy Colber ha 17 anni, è vivace, intraprendente e vive in un piccolo paese australiano. I suoi genitori, però, sembrano tenerle nascosto qualcosa relativo al loro passato e a quella di una zia acquisita della ragazza, Mary Jane. Judy non ha indizi per arrivare alla verità, almeno fino a quando non ritrova un misterioso diario, appartenuto proprio ad un membro della sua famiglia. Ossessionata dalla storia narrata in quelle pagine, comprende di essere ad un passo dal segreto, anche se esso potrebbe essere duro da accettare...
 
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view post Posted on 16/5/2007, 12:58
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Auguroni di cuore, stephanie, per il tuo sogno che sei riuscita ad avverare. Complimenti. ciao
 
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Taina
view post Posted on 18/5/2007, 15:18




Quando pubblicai il mio saggio qualcuno mi disse che per potermi definire una vera saggista avrei dovuto pubblicarne almeno un altro. Che dirti? Un in bocca al lupo enorme e...che questa tua pubblicazione sia la prima di una lunga serie! Complimentissimi! Goditi questo momento e gioisci per il risultato raggiunto.
 
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view post Posted on 21/5/2007, 12:18
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già gioisco per essere riuscita a pubblicarlo, poichè so che non è una casa semplice..
 
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Taina
view post Posted on 24/5/2007, 17:22




Non è mai semplice pubblicare ed è per questo motivo che bisogna dare la giusta importanza all'evento. Ancora complimentissimi !
 
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50 replies since 30/12/2005, 17:13   5569 views
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